CORO DI CORTENUOVA
DIRETTORE
Alessando Marzi
ALESSANDRO
MARZI

nel Coro da Settembre 2001

Dicembre 2007

Fin da bambino sono sempre stato attratto da diverse forme d'arte e ho cercato di praticarle, sempre da autodidatta.

La pittura da Van Eyck, Botticelli, Bosch, Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Caravaggio e Bronzino fino a Goya, Fattori, Renoir, Modigliani, De Chirico, Dalì, Guttuso e Annigoni.

Sono partito dal disegno poi ho provato la pittura ad olio specializzandomi nel realizzare ritratti.

All'inizio degli anni 90 alla pittura si é aggiunta l'arte visiva nella realizzazione di videoclip musicali (sceneggiatura, scenografia, riprese, montaggio e post-produzione)

L'arte della cucina, perché anche cucinare è un'arte, ed il gusto del "margiar bene".

La mia passione più grande, però, è la musica.

Mio babbo Giovacchino aveva una collezione di vecchi dischi a 78 giri.

Ero piccino e sono cresciuto ascoltando "La gazza ladra", "La Semiramide", "Il barbiere di Siviglia" di Rossini, "Le nozze di Figaro", "Il ratto del serraglio", "Il Don Giovanni" di Mozart e tanti tanti altri.

Non finirò mai di ringraziare mio babbo per avermi trasmesso questa grande gioia che é l'amore per la musica.

Alessandro
















Dicembre 2007

Purtroppo non ho un curriculum professionale perché non sono un Maestro diplomato ma faccio il Direttore del Coro da autodidatta.

All'età di 6 anni ho cominciato a studiare pianoforte dal parroco di Cortenuova Don Giuseppe Santini ma dopo qualche mese Don Giuseppe non mi ha più potuto seguire ed ho abbandonato lo studio.

Pur seguendo sempre la musica non ho avuto altre occasioni se non l'esibizione come cantante in serate di canzoni per bambini organizzate dalla parrocchia.

Al Liceo Scientifico alcuni compagni di scuola suonavano la chitarra e questo ha risvegliato in me la voglia di imparare.

Ho preso una decina di lezioni di chitarra da un amico musicista e ho cominciato a "strimpellare" qualcosa.

Sotto il militare ho fatto parte del gruppo organizzatore di uno spettacolo musicale, voluto dal colonnello che comandava la caserma dove prestavo servizio, da rappresentare in un teatro della città.

Appena finito il militare ho comprato una "Fender Stratocaster" e con altri tre amici di Cortenuova abbiamo formato i "Flood" (Diluvio Universale) un gruppo di musica leggera.

Qualche anno e le "fidanzate" sono riuscite a distruggere tutto.

Così ho continuato a suonare la chitarra nel Coro della parrocchia.

Ma la mia passione erano i classici : Mozart (per me il più grande), Rossini, Albrechtsberger, Vivaldi, Haendel, Bach, Da Palestrina, Beethoven, così nel Settembre 2001, insieme all'amico organista Ilario Arrighi, abbiamo deciso di prendere il Coro della parrocchia di tredici persone e di cominciare a fare musica polifonica.

Ho cercato allora di documentarmi da autodidatta nella formazione e direzione di un Coro.

Nel 2001 sono entrato quindi a far parte della corale del "Centro Attività Musicale" di Empoli, nel settore dei Bassi, diretta dal Maestro Damiano Santini, dove ho fatto le mie prime esperienze di coro polifonico.

Nel Settembre 2004 sono entrato anche nell'organico della "Pia Società Corale Santa Cecilia" della Collegiata di Sant'Andrea di Empoli, nel settore dei Bassi, sotto la guida del Maestro Ennio Clari ottenendo grandi soddisfazioni personali cantando in teatri importanti come il "Teatro La Pergola", il "Teatro Verdi" o il "Teatro Comunale" di Firenze con l'accompagnamento dell'Orchestra da Camera del Maggio Musicale Fiorentino (cantare la "Kronungs Messe" di Mozart con l'orchestra è stata la realizzaione di un sogno).

Non so se riesco a svolgere bene il mio compito di Direttore del Coro, comunque il Coro è passato da 13 a 40 persone e riesce ad eseguire in maniera dignitosa brani polifonici di una certa difficoltà.

Alessandro
















Dicembre 2007

Ecco alcuni ritratti che ho eseguito:



Giorgio
"La Gioconda" lapis su cartoncino 53x77h
eseguito a 16 anni





"Ralli" olio su tela 30x40h
il mio coetaneo amico d'infanzia





"Mamma" olio su tela 100x70h
la mia Mamma ai tempi del fidanzamento





"Carlino" olio su tela 70x100h
il titolare del bar "Carlino" a Montelupo F.no





"Dema" olio su tela 100x70h
estemporanea a Castello di Cireglio (PT)





"La signora Branconi" olio su tela 70x100h





"Umberto" olio su tela 70x100h
estemporanea a Castello di Cireglio (PT)





"La signora Corti" olio su tela 70x100h





"Mr. Bean" olio su tela 70x100h




Alessandro
















Dicembre 2007

TOURNEDOS ALLA ROSSINI

Tournedos alla Rossini

"Non conosco una occupazione migliore del mangiare, cioè, del mangiare veramente. L'appetito è per lo stomaco quello che l'amore è per il cuore. Lo stomaco è il direttore che dirige la grande orchestra delle nostre passioni”.
Questa frase del pesarese Gioacchino Rossini ci fa capire che non fu solo un grande compositore, ma anche un amante della buona cucina.
Quando Gioacchino entrava in un ristorante, era uso stringere la mano al maitre, salutare il somellier, tutti i camerieri, ed infine, prima di sedersi al tavolo, omaggiare lo chef per vedere cosa preparava.
Tournedos è uno dei termini gastronomici dall'etimologia incerta, dato che la parola francese scomposta: "tournez" e "dos" vuol dire letteralmente fondo schiena.
La nascita del termine sarebbe avvenuta durante un pranzo fatto al café des Anglais di Parigi.
Qui Rossini, consigliando la ricetta allo chef e ricevendo delle sentite rimostranze, fu costretto a rispondere: "et alors, tournez le dos!" (allora, voltate la schiena).

Ingredienti e dosi per 4 persone

  • 4 cuori di filetto di manzo tagliati rotondi (circa 120 gr ciascuno)
  • 4 fette di pancarrè
  • 1 scatoletta di foie gras
  • 1 tartufo nero piccino
  • burro
  • 1/2 bicchiere di vino Madera
  • sale
  • pepe

Preparazione

Tagliare con l'apposta forma tonda le fette di pane in modo che abbiano all'incirca il diametro dei filetti.
Friggere il pane nel burro da entrambi i lati e tenere in caldo.
Tagliare il foie gras a fette della stessa forma dei filetti.
Saltare il foie gras nel burro da entrambi i lati a fuoco basso e tenere in caldo.
Saltare nel burro il tartufo a lamelle e tenere in caldo.
Legare i filetti perché non perdino la forma nella cottura, rosolarli nel burro, a fuoco vivace, due minuti per parte, in modo che vengano piuttosto al sangue ma con la superficie dorata, salare, pepare e tenere in caldo.
Nel fondo di cottura far evaporare il Madera, aggiungendovi del burro e montando con la frusta portare ad ebollizione addensando così la salsa.
Mettere sul pancarré i filetti, poi il foie gras, poi il tartufo.
Versare la salsa sui tournedos.

Buon appetito !!!

Alessandro
















Giugno 2009

Caro Babbo, ci hai lasciato il 14 Marzo 2009 alle ore 19,30, il giorno e l'ora precisi del mio 51° compleanno, ma Tu sei sempre con me, vicino a me, tutti i minuti di tutti i giorni.

Io devo a Te la mia passione per la musica e questo non lo scorderò mai.

Ricordo quando ancora cantavi ; eri una colonna portante del Coro ed insieme a Domenico formavate una coppia importantissima.

E quando, per la tua malattia, non riuscivi più a stare nel Coro ma stavi nella prima panca cantando tutto a memoria, alla fine del concerto venivi verso di me ad abbracciarmi e a darmi un bacio.

Quando faccio un concerto questa è la cosa che mi manca di più.

Quando a Viareggio, alla fine del concerto, un signore anziano non vedente si è avvicinato a me per farmi i complimenti, mi sono commosso perché in lui ho rivisto Te.

Caro Babbo Ti voglio tanto bene, ma questo lo sai perché da lassù puoi leggermi nel cuore.

il Tuo Ale